Santiago Sierra
Informazioni sull'artista
Santiago Sierra è nato nel 1966 a Madrid, dove ha studiato arte, per poi specializzarsi ad Amburgo, dove ha iniziato a produrre installazioni di matrice minimalista e concettuale. Forme definite, bianco e nero, estrema essenzialità di mezzi, si combinano alla volontà di mettere in scena azioni che silenziosamente squarciano il velo di ipocrisia con cui l’Occidente capitalista cerca di nascondere le proprie contraddizioni.
Per le sue performance Sierra coinvolge lavoratori extra-comunitari, tossicomani, prostitute, cercando di rendere la loro presenza fisica all’interno del contesto artistico essenziale e allo stesso tempo critica. Le persone più deboli e sfruttate, parte di un sistema neo-liberista che vede nei corpi umani una merce spendibile e sacrificabile al pari di altre materie prime, vengono assoldate dall’artista per compiere lavori assurdi, faticosi, inutili, per creare un corto-circuito tra il white cube museale – idealmente luogo di cultura e quindi inclusività – e l’economia globale – fatta di abuso, sfruttamento, prevaricazione.
Dos Cilindros de 250x250 cm cado uno, compuestos de carteles arrancados
Ed. of 5
February 1994
Stampa cromogenica
Questa fotografia è stata realizzata strappando da alcuni negozi abbandonati poster che Sierra ha poi arrotolato formando due cilindri di 250 x 250 cm, posizionati all’interno di uno spazio espositivo di Madrid al fine di rendere l’accesso ai locali della mostra difficoltoso. La galleria d’arte viene invasa dai resti di un’economia inefficace, materializzata in una forma monumentale e scultorea, che riempie con la sua inutile presenza i discorsi altrettanto vacui di una certa élite culturale.